Torri e Ville

Torri


Le 4 Torri Medioevali

Risalgono probabilmente ai secoli XII - XV e all'origine furono l'espressione delle principali famiglie "guelfe":


Torre di Via Mazzini

A pianta quadrata, con muratura in blocchi di granito. Ristrutturata nel 1994-95, vi ha sede la Pro Loco.


Palazzo di Via Garibaldi

Portale e loggetta in arenaria rossa del secolo XV. Futura sede della Biblioteca e del Museo comprensoriali camuni.


Casa Parrocchiale

Presenta sulla facciata un portale, con finestra bifora, di età medioevale e forse longobarda, oltre ad una Crocifissione proveniente dalla chiesa dei disciplini di Ceto. All'interno, elegante scalone in pietra di Sarnico.


Palazzo Comunale

Già Villa Ronchi, dimora patrzia appartenuta ad un'antica famiglia con qualche "quarto" di nobiltà. Venne ceduta al Comune dopo la seconda guerra mondiale, col vasto giardino di cui s'è salvata la fontana centrale. All'interno soffitti lavorati ed un pregevole "Mosè salvato dalle acque" del Celes.


Mura di Casa Domenighini

A lato della chiesa di S. Antonio; alla base sono massicci blocchi di granito.


Mura di Casa Pezzotti - Gobetti

In via Cappellini. Della torre originaria si intravedono due lati in corrispondenza del portico al quale si accede attraverso un portale i cui conci formano un arco a tutto sesto.


Torre Pezzotti

In via Tonolini. La sua precipua caratteristica è la pietra a vista nella parte superiore.

Ville


Villa De Michelis

Villa in località Cambrant, con dipinti a fresco del XVI secolo. Villa in centro al paese, con vasto bellissimo giardino.


Villa Montiglio

Bella residenza di famiglia con qualche tocco di stile liberty.


Villa Gheza

Trattando di questa imponente costruzione, qualcuno ha parlato di "Voglia d'Oriente". Il proprietario, avv. Maffeo Gheza, la disegnò compulsando testi e consultando riproduzioni. Un po' quel che accadde ad Emilio Salgari che descrisse l'Oriente senza mai essersi mosso dall'Italia. Notevole nell'ideatore la passione per lo stile arabo ed il libro sacro dell'Islam, il Corano, al punto di farne tracciare i versetti sulle mura esterne perimetrali. La costruzione cominciò nel 1929, anno di grande crisi mondiale e valligiana: la gente mormorava, accusando per lo spreco e l'insulto ai molti poveri. La risposta alle accuse non tardò: sotto una terrazza, il vecchio avvocato fece scrivere (questa volta non in arabo): "La gente dice. Che cosa dice? Lascia che dica!".

Piazza Mercato

Ora dedicata al Gen. Pietro Ronchi. E' d'origine antichissima, probabilmente nata come "piazza d'armi" per chi si apprestava a cingere d'assedio il Castello, come, nel 1453 il famoso capitano di ventura Bartolomeo Colleoni (1400-1475). Splendida la corona di case e palazzi dei Settecento e dell'Ottocento, in particolare Casa Franceschetti, forse sorta su un preesistente edificio. Una leggenda narra che vi fosse un cunicolo segreto, scavato nella roccia, che collegava l'interno della Rocca e l'edificio detto Albergo Fumo. Bella la fontana centrale.

Ulteriori informazioni

Crediti

(fotografie a cura di Renata Bellotti - Silvia Angeloni - Massimo Sansiveri)

Ultimo aggiornamento
03 novembre 2022